Negli ultimi decenni stiamo assistendo a un decremento degli animali selvatici in tutto il continente Africano e purtroppo anche l’Ecosistema del Grande Masai Mara non è immune da questa catastrofe; questo non riguarda solo le specie che sono vittima del bracconaggio su larga scala, come gli elefanti che vengono uccisi per l’avorio o come i rinoceronti che vengono decimati barbaramente per il loro corno o i leoni e le grandi scimmie per i trofei; ma la strage riguarda anche tutti gli altri animali che popolano la savana e le foreste.
 
I numeri purtroppo parlano chiaro e dipingono uno scenario apocalittico: ad esempio, in poco meno di 20 anni, nel Masai Mara abbiamo assistito alla perdita del 95% di giraffe, 80% di facoceri, 76% di alcelafi e il 67% di impala.
 
Le cause di questo disastro ambientale sono differenti e sono tutte da ricondurre alla presenza e all’azione dell’uomo.
 
In primis lo sviluppo demografico sta minacciando, sotto differenti punti di vista, il wildlife, in particolare la costruzione di edifici, strade e ferrovie, cosi come l’incremento dei campi coltivati, in prossimità delle aree di conservazione limitano i movimenti degli animali che solitamente escono dai confini di queste aree; inoltre l’aumento del numero dei villaggi Masai all’interno delle Conservation Area costituisce un ostacolo ulteriore.
 
Anche l’eccessivo sviluppo turistico, soprattutto se non viene adeguatamente regolamentato, può comportare un problema per la conservazione: i lodge e i campi tendati costituiscono anch’essi una barriera alla circolazione, sono fonte di inquinamento per il fiume Mara e i suoi affluenti; inoltre, in particolare nelle riserve private dove è possibile effettuare fuori pista, può causare il deterioramento del suolo e della vegetazione che vi cresce.
 
Infine il bracconaggio, sia quello di sussistenza sia quello su larga scala per l’avorio, il corno e i trofei, costituisce una delle cause principali del decremento degli animali e della distruzione della vegetazione, non solo nel Masai Mara, ma in tutto il continente africano.

Quali sono le minacce all’ecosistema del Grande Masai Mara

  • Crescita demografica
  • Sviluppo turistico eccessivo e non controllato
  • Incremento dei fuori pista nelle riserve
  • Sfruttamento del bacino del fiume Mara
  • Bracconaggio
 
Alcune iniziative sono state intraprese Nell’Ecosistema del Grande Masai Mara per porre in parte rimedio ad alcune problematiche, in particolare è stato definito un piano decennale per fronteggiare e gestire alcune tematiche in modo sinergico e olistico, partecipano a questo piano la Mara Conservancy che raggruppa le varie riserve private, la Transmara County Council che gestisce il Mara Triangle e la Narok County Council che gestisce la Riserva Nazionale del Masai Mara.