Il campo di Mombo e quello di Chief condividono la stessa concessione all’interno dell’area della Riserva di Moremi su Chief Island e distano l’uno dall’altro 25 km, che, nel Delta dell’Okavango, è una distanza considerevole; quindi è improbabile incontrare i veicoli di un campo nell’area in cui l’altro effettua solitamente i safari.

L’ambiente che si trova in questa area non è differente da altre zone del Delta dell’Okavango, ma qui, a differenza di altrove, è sempre stato protetto, non è mai stato abitato nemmeno in passato e quindi lo si può definire incontaminato (pristine).

L’habitat più interessante e più fotogenico di quest’area è indubbiamente quello costituito dalle pianure alluvionali che circondano l’estremo nord della Chief Island.

Quest’area è relativamente vicina alle paludi permanenti che sono alla base del Panhandle, per questo motivo le piene qui sono più regolari e prevedibili rispetto alla parte più meridionale del Delta.

Questi allagamenti stagionali danno vita a delle pianure di erba bassa molto fotogeniche, qui sono presenti alcune piccole isole con alcune palme selvatiche, dette anche palme del Senegal (wild date palm) o Phoenix reclinata; questo è uno dei panorami più identificativi e iconici del Delta dell’Okavango, un po’ ricorda le Busanga Plains in Zambia, nel nord del Parco Nazionale di Kafue.

Nelle aree più asciutte dell’Isola predominano le maestose foreste di mopane o Colophospermum mopane, dove si concentrano i safari in fuoristrada durante la stagione della piena del Delta dell’Okavango.

All’interno della foresta si incontrano alcuni letti asciutti e sabbiosi di antichi fiumi che ora non ricevono più l’acqua, nemmeno nel periodo della piena, qui si trovano alcune specie di piante che prediligono i terreni sabbiosi come la Terminalia sericea (silver cluster-leaf), il Lonchocarpus nelsii (Kalahari appleleaf), il Combretum imberbe (leadwood tree), l’Acacia erioloba (camelthorn) e la Acacia tortilis (umbrella thorn).

Qua e là nella foresta si incontrano alcuni antichi baobab o Adansonia digitata, probabilmente sono qui da talmente tanti anni da aver visto l’ambiente attorno a loro cambiare.

Dove la terra incontra l’acqua si trova una foresta di fiume (riverine forest) che include il Lonchocarpus capassa (raintree), la Kigelia africana (sausage tree), il Diospyros mespiliformis (jackalberry) la Garcinia livingstonei (mangosteen), il Ficus sycomorus e la Phoenix reclinata (wild date palm).

L’area di Mombo e Chief ha una densità di animali che non ha eguali in tutto il Delta dell’Okavango, alcuni sostengono di tutta l’Africa Sub-Sahariana; sicuramente i safari qui sono i migliori di tutta l’Africa meridionale.

Dato l’elevato numero di esemplari presenti, l’avvistamento dei grandi felini è praticamente garantito.

Qui sono presenti leoni, leopardi, ghepardi iene striate, sciacalli, licaoni, in particolare il Mombo era famoso negli anni ’90 poiché nella sua zona era presente un branco di licaoni di 40 esemplari, ora quel branco si è suddiviso in più branchi e si sparpagliato sul territorio e ora tutta l’area orientale del Delta dell’Okavango è un luogo ottimale per avvistarli.

Tra gli erbivori gli avvistamenti più comuni sono gli impala, gli tsessebe, le zebre, le giraffe, i facoceri, gli elefanti, i bufali, che solitamente si radunano in grandi mandrie durante la stagione secca.

I lichi rossi (red lechwe) sono comuni nelle aree allagate anche se talvolta si avventurano nella parte più asciutta della riserva.

Talvolta si avvistano anche gnu, kudu, redunche dei canneti (reedbuck) raficeri campestre (steenbok), mentre le antilopi roane (roan) e le antilopi nere (sable) anche se presenti, non vengono quasi mai avvistati.

Inoltre in quest’area sono stati reintrodotti i rinoceronti, dopo che quelli autoctoni furono estinti dal bracconaggio nei primi anni ’90; il primo rinoceronte bianco fu portato qui nel 2001, mentre nel 2003 venne in turno dei rinoceronti neri di far ritorno in Botswana e nel Delta dell’Okavango, le specie sono entrambe presenti anche se gli avvistamenti non sono così comuni.

Gli animali notturni che possono essere avvistati in prossimità dei campi sono il tasso del miele (honey badger) il porcospino (porcupine), la lepre saltatrice del capo (springhare) e, raramente, lo zibetto (civet).

Questo è anche un paradiso per gli uccelli anche grazie ai differenti habitat presenti, varie porzioni di territorio asciutto si alternano alle piane alluvionali e questo fa si che qui siano presenti tutte le specie presenti nell’intero Delta dell’Okavango; in particolare sono presenti diverse specie di avvoltoi, grazie all’elevata densità di animali della zona, in particolare l’avvoltoio orecchiuto (lappet-faced vulture), il capovaccaio pileato (hooded vulture) e il grifone dorso bianco (white-backed vulture), è possibile avvistare anche esemplari di avvoltoio testa bianca (white-headed vulture) e di avvoltoio delle palme (palm-nut vulture) anche se sono più difficili da trovare.

Sono presenti entrambe le specie di bufaghe, sia la bufaga becco giallo (yellow-billed oxpecker) sia la bufaga becco rosso (red-billed oxpecker) anche se la becco giallo sembra essere un po’ più diffusa rispetto all’altra specie.

Man mano che le pozze di acqua si prosciugano i pesci si concentrano sempre più presso le uniche fonti d’acqua rimaste, in questi luoghi si concentrano anche molti uccelli che si nutrono di pesci, come i pellicani, le cicogne becco a sella (saddle-billed stork), le cicogne marabu (marabou stork), l’airone nero (black heron), l’airone cenerino (grey heron) e l’airone golia o airone gigante (goliath heron), giusto per nominarne alcuni; osservando bene è possibile avvistare anche esemplari di altre specie come il beccaccino dorato (greater painted snipe).

Nelle piane alluvionali di erbe basse è possibile avvistare la gru caruncolata (wattled crane) mentre sui terreni più asciutti è possibile vedere l’uccello serpentario (secretary bird) e l’otarda di Kori (Kori bustard); invece nelle pianure di erbe alte è possibile avvistare il rallo africano (african crake).

In acqua si possono avvistare, tra gli altri, l’oca pigmea nana (African pigmy goose) e la jacana africana (African jacana), qui ci sono buone possibilità di vedere anche la garzetta ardesia (slaty egret).

Infine non mancano diverse specie di martin pescatori (kingfisher), gruccioni (bee-eater) e buceri (hornbill).

Il periodo migliore per visitare questa parte della Riserva di Moremi è durante la stagione secca, cioè nei mesi da luglio a ottobre, poiché gli avvistamenti degli animali sono facilitati dalla minore presenza di vegetazione, detto questo c’è da tenere a mente che qui gli animali sono tutti residenti su Chief Island e non abbandonano il Delta dell’Okavango, come invece succede altrove, e quindi possono essere avvistati sempre; inoltre durante la stagione secca le strutture praticano prezzi più elevati.

Il Mombo Camp e il Chief Camp offrono prevalentemente safari in fuoristrada, il Chief Camp offre anche safari in mokoro ma dipende dal livello dell’acqua, quindi non è garantito che si possa svolgere questa attività tutto l’anno.

exploringafrica safariadv romina facchi botswana moremi