Nel periodo da gennaio ad aprile, durante l’estate australe, nel Delta dell’Okavango, e in Botswana, si verifica la stagione delle piogge; le temperature solo elevate sia di giorno sia di notte, anche se l’umidità non è molto elevata, come ad esempio nei mesi di ottobre e novembre, spesso si crea un po’ di foschia.

Anche se questi mesi corrispondono alla stagione delle piogge, solitamente si verificano solamente degli acquazzoni di breve durata, che consentono comunque di effettuare i safari; inoltre le ore di luce non sono poche, solo in febbraio e marzo le giornate rischiano di essere un po’ più nuvolose.

Le aree boschive sono molto belle e lussureggianti, mentre le pianure tornano ad essere verdeggianti, dal punto di vista paesaggistico è uno spettacolo ma questo rende un po’ più difficile l’avvistamento degli animali, inoltre questi si disperdono maggiormente sul suo territorio, poiché sono in grado di trovare acqua e cibo un po’ ovunque.

Molti animali si trasferiscono nelle foreste di mopane, in prossimità del Delta dell’Okavango, altri si spostano verso le distese salate di Makgadikgadi, che in questo periodo si trasformano in laghi dall’acqua salmastra e poco profonda, o nelle altre aree del Central Kalahari.

Nonostante questa migrazione, nel Delta restano una buona parte di animali e i safari sono comunque molti belli con notevoli avvistamenti.

Questa stagione coincide anche con il periodo in cui nel Delta dell’Okavango si registra la portata minima, molte aree, prima sommerse, adesso sono libere dall’acqua; l’acqua persiste solo nei canali permanenti dove è comunque possibile effettuare i safari in barca; nei mesi di marzo ed aprile la piena del fiume Okavango arriva in Botswana e discende lungo il Panhandle.

In anni particolarmente piovosi il delta inizia a riempirsi prima del tempo, ma questo è un evento eccezionale.

Nel mese di gennaio la vegetazione è lussureggiante e i fiori selvatici fioriscono grazie agli spettacolari temporali che si verificano solitamente nel pomeriggio.

I predatori sono più attivi del solito, anche durante il giorno, e le loro prede preferite sono le giovani antilopi nate nei mesi precedenti; gennaio corrisponde anche con il picco di nascite degli uccelli.

A febbraio i frutti dei fichi sono maturi e molte specie, tra cui i pipistrelli, come le volpi volanti, se ne cibano; mentre diverse specie di rane, spesso coloratissime, gracidano nelle pozze effimere e nelle paludi.

Le temperature diurne raggiungono i 40 gradi, mentre di notte non scendono mai sotto i 20°, i temporali pomeridiani sono scenografici ma sono meno frequenti; la rana toro riemerge dopo mesi, a volte anni, di letargo mentre i cuccioli delle antilopi hanno quasi oramai raggiunto le dimensioni degli adulti.

Nel mese di marzo maturano i frutti degli alberi di marula, i preferiti degli elefanti, quindi è facile trovarli nelle foreste mentre si cibano di questa loro prelibatezza; alcuni sostengono che questi frutti siano in grado di inebriare gli elefanti poiché, quando sono completamente maturi, la loro dolce polpa diventa leggermente alcolica.

Marzo coincide anche con l’inizio della stagione degli amori degli impala e di altre antilopi; la temperatura è sempre calda ma le piogge sono sempre meno frequenti e il clima inizia a diventare più secco.

Ad aprile la stagione inizia a cambiare, le temperature diurne sono ancora elevate, mentre quelle notturne iniziano a scendere sotto i 20 gradi, le mattine sono fresche e spesso sulle acque del delta si forma una nebbiolina molto fotogenica; siamo nel pieno della stagione degli amori delle antilopi e degli impala, è facile avvistare i maschi che lottano per il predominio sulle femmine.

Molti alberi hanno completato il loro periodo di fioritura e i frutti iniziano a maturare mentre i rettili depongono le uova.

Anche se questo è un periodo un po’ insolito per recarsi nel Delta dell’Okavango per un safari e alcuni campi sono chiusi, gli avvistamenti dei mammiferi sono comunque a un buon livello ed è uno dei periodi migliori per il birdwatching, poiché, oltre alle specie residenti, si possono avvistare anche le specie che migrano qui dall’emisfero boreale

Molti viaggiatori, in questo periodo, abbinano la permanenza nel delta a qualche giorno nelle aree limitrofe come il Central Kalahari, Nxai e Makgadikgadi che, grazie alle piogge, sono ricche di vita.