Per diversi millenni i primi, e gli unici, abitanti del Botswana furono i Khoi, dai quali discendono i Nama, e i San, conosciuti anche come Boscimani, nome che deriva dall’inglese “Bushmen” che significa, coloro che vivono nella boscaglia.

Solo nel XVII giunsero in queste terre alcune popolazioni di origine Bantu, quest’ultime erano più forti e meglio organizzate dei Khoi e dei San e quindi ebbero la meglio negli scontri che, inevitabilmente, sfociarono di diversi gruppi etnici.

I Khoi e i San si rifugiarono nelle zone più remote del paese per sfuggire ai Bantu che erano più agguerriti e più evoluti; gli Tswana, etnia di maggioranza nel paese, discendono proprio da queste popolazioni Bantu che, ancora oggi, come allora, sono suddivisi in diversi clan.

Prima dell’arrivo dei coloni europei Khama III, capo della tribù dei Mangwato, riuscì ad unificare tutti gli altri clan sotto il suo controllo, diventando, di fatto, una sorta di re del Botswana.

Dal 1885 il Botswana assunse il nome di Bechuanaland e passò sotto il controllo della corona inglese, che lo divise in due parti: il Bechuanaland Britannico e il Protettorato del Bechuanaland; il primo passò sotto il controllo del Sudafrica, mentre il secondo, insieme allo Swaziland e al Lesotho, venne amministrato dall’Alto Commissario del Sudafrica.

Dopo l’indipendenza, ottenuta nel 1966, venne eletto come primo presidente Seretse Khama, nipote di re Khama III; egli governò fino al 1980, anno della sua morte.

Il Botswana, a differenza di altri stati africani, non visse mai episodi di intolleranza razziale, bianchi e neri, infatti, vissero, e vivono tutt’ora, in armonia; inoltre, nelle varie fasi della sua storia recente, non ci furono episodi di violenza.

L’unica eccezione è la questione dei San, ai quali, inizialmente, venne concesso di vivere nelle terre del Central Kalahari Game Reserve ma, in seguito alla scoperta di giacimenti di diamanti in questi luoghi, vennero obbligati a trasferirsi.

Il caso finì in tribunale e, nonostante i San vinsero la causa, subirono comunque sfratti forzati ed intimidazioni.

L’attuale presidente del Botswana è Seretse Khama Ian Kama, terzo presidente della storia del paese, ed è il figlio di Seretse Khama.