Ci troviamo a Jinka, in Etiopia, e la giornata di oggi è interamente dedicata al popolo Mursi e al Parco Nazionale di Mago dove questa tribù vive.

Partiamo da Jinka e ci dirigiamo verso l’ingresso del parco, qui si trova l’head quarter; paghiamo il fee di ingresso per noi e per la nostra auto e carichiamo in auto una guida locale che ci stava aspettando, notiamo subito che è armata; questa guida resterà con noi per tutto il tempo che rimarremo nel Parco Nazionale di Mago.

Il Parco Nazionale di Mago si trova lungo la sponda orientale del Fiume Mago, che a sua volta è un affluente del Fiume Omo; sulla sponda opposta si trova il Parco Nazionale di Omo.

Dal punto di vista di habitat e territorio i due parchi sono molto simili, sono uno la naturale prosecuzione dell’altro, però non è possibile accedere da un parco all’altro poiché non ci sono ponti che collegano le due sponde del Fiume Mago.

Mago National Park

Questo è uno dei pochi luoghi di questa zona dell’Etiopia dove si trova ancora la vegetazione originaria: acacie, praterie e una foresta di fiume; qui un tempo si trovavano molti animali, ma il bracconaggio indiscriminato li ha decimati, ma, anche se in numero molto minore, sono ancora presenti, però sono abbastanza difficili da avvistare.

Il motivo principale per cui ci si reca nel Parco Nazionale di Mago è per visitare i villaggi dei Mursi; ma il parco merita comunque un giro anche per la sua natura.

Qualche anno fa la strada era sterrata e non in perfette condizioni inoltre il terreno presente qui è il famigerato black cotton che, con la pioggia, diventa scivoloso ed è facile slittare con l’auto; ora stanno lavorando alla strada per migliorarla poiché hanno costruito uno stabilimento per l’estrazione dello zucchero, infatti vediamo anche diversi camion, per fortuna l’azienda è nella parte più esterna del parco.

Prima di recarci ai villaggi dei Mursi facciamo un giro per il parco, vogliamo vedere la sua natura e magari abbiamo anche la fortuna di vedere qualche animale.

In effetti vediamo diversi rapaci, qualche zebra, un paio di kudu maggiori, le manguste, che appena ci sentono scappano velocissime, e diverse specie di scimmie; nel parco dovrebbero esserci anche i licaoni, i leoni, i kudu minori, le giraffe, i dik dik, la gazzella giraffa (gerenuk), gli alcelafi (hartebeest) e circa 300 specie di uccelli.

Mago National Park

Non è un parco adatto a chi è alle prime esperienze di safari perché potrebbe essere un po’ deludente, ma è adatto a viaggiatori come noi che di safari ne hanno fatti tanti e sono interessati anche ad altre cose oltre al leone e ad i grandi classici.

Facciamo qualche giro nel parco e poi ci fermiamo in un posto all’ombra: è ora di pranzo e noi ci siamo portati il picnic lunch che ci ha preparato il nostro hotel di Jinka, Orit Hotel

Ci piace fermarci nella natura e mentre pranziamo ci godiamo questo piccolo angolo di paradiso; purtroppo in Etiopia alcune aree naturali sono state modificate e trasformate in campi coltivati o in villaggi o altro e quindi essere in questo parco per noi è molto bello.

Ci godiamo ancora un po’ la natura di questo luogo e poi è giunto il momento di andare a incontrare i Mursi.

Mago National Park

Data di inserimento: 
Lunedì, Settembre 23, 2019