Stamattina siamo partiti da Yamousoukro, siamo arrivati ad Abidjan e, dopo essere sfuggiti al traffico caotico, siamo arrivati finalmente a Grand Bassam.

La cittadina di Grand Bassam è stata, anche se solo per 3 anni, la capitale della Costa d’Avorio durante il periodo coloniale; i francesi decisero infatti di fondare qui la capitale, ma la cittadina venne abbandonata nel 1896 a causa di una epidemia di febbre gialla, e la capitale venne spostata altrove.

Da quel momento Grand Bassam cadde in rovina, rimase solamente un insieme di edifici coloniali fatiscenti; ma, in seguito allo sviluppo turistico, a partire dagli anni ’70, la cittadina conobbe una seconda rinascita.

Grand Bassam si trova tra la laguna di Embriè e l’Oceano Atlantico; quella che è conosciuta come “Ancien Bassam”, con i suoi edifici coloniali e i resort affacciati sulla spiaggia, si trova tra il Golfo di Guinea e la laguna, ed è collegata con “Nouveau Bassam” da un ponte; Nouveau Bassam si trova invece nell’entroterra, lungo la laguna e, oggi, ospita il centro città e la parte commerciale.

Grand Bassam e i suoi edifici coloniali sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2012.

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Visto che è ormai ora di pranzo decidiamo di andare in uno dei resort affacciati sulla spiaggia; ognuno ospita un ristorante, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Mangiamo dell’ottimo pesce in riva all’Oceano Atlantico; qui a Grand Bassam c’è meno umidità rispetto ad Abidjan, anche se il clima caldo e secco del nord della Costa d’Avorio è tutta un’altra cosa.

Dopo pranzo visitiamo il Musée National du Costume de Grand-Bassam, che si trova all’interno di quella che, durante la dominazione francese, era la Casa del Governatore; occupa entrambi i piani dell’edificio ed espone stampe e oggetti interessanti, ma il museo è molto meno curato rispetto a quello di Abidjan.

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Oltre alla Casa del Governatore, anche altri edifici coloniali di Grand Bassam sono stati restaurati; molti altri invece sono ancora abbandonati e questo contribuisce al loro fascino decadente.

Successivamente attraversiamo il ponte e andiamo a Nouveau Bassam, qui, lungo la strada principale, che si dirige verso Abidjan, si trovano tanti negozi che vendono artigianato, antiquariato, maschere, statue, quadri, gioielli, oggetti in bronzo, mobili e tanto altro ancora; i negozi si susseguono, per oltre un km, su entrambi i lati della strada.

Ovviamente non possiamo farci mancare l’ultima occasione di shopping ivoriano, inoltre, quando siamo passati in auto, ho visto delle maschere Baulè meravigliose, non possiamo non prenderle.

Vediamo un po’ di negozi e poi entriamo in quello dove ci sono esposte molte maschere Baulè; loro sono ospitali e ci invitano ad entrare e a sederci su un divanetto ed insistono per offrirci qualcosa da bere, abbiamo già capito che la trattativa non sarà una cosa veloce.

Il proprietario del negozio si chiama Picasso, si siede lì con noi mentre i suoi ragazzi ci portano maschere su maschere da vedere, intanto noi chiacchieriamo e scherziamo con lui.

Le maschere sono tutte bellissime, dobbiamo solo scegliere quali vogliamo comprare e, soprattutto, contrattare sul prezzo.

Iniziamo una trattativa infinita sul prezzo, ci siamo troppo divertiti; abbiamo scherzato e riso con Picasso e ci abbiamo impiegato circa mezz’ora, ma alla fine compriamo 3 maschere Baulè, bellissime e colorate, e una serie di altri oggetti.

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Siamo contenti del nostro shopping, anche perché siamo passati da 940€ per 2 maschere Baulè a 120€ per 3 maschere, diverse calamite e altri oggetti da regalare, non male direi!

Usciamo dal negozio di Picasso e facciamo un giro per vedere anche gli altri negozi, ma non abbiamo intenzione di comprare altro, siamo solo curiosi; facciamo un’eccezione solo per le arachidi tostate e vendute nella bottiglia della birra, le avevamo già prese in Benin, quella volta erano nella bottiglia del Campari.

Quando decidiamo che abbiamo visto abbastanza negozi, torniamo alla nostra macchina; è giunto il momento di lasciare Grand Bassam e fare ritorno ad Abidjan.

Anche se oggi abbiamo visitato meno rispetto ai giorni passati siamo più stanchi, il caldo umido ci ha un po’ tagliato le gambe, ma siamo comunque soddisfatti di questa ultima giornata in Costa d’Avorio.

Facciamo ritorno verso Abidjan e seguiamo le indicazioni per l’aeroporto, ma non è ancora venuto il momento di partire, il nostro volo partirà questa notte.

Abbiamo preso un hotel in daily usage vicino all’aeroporto, così possiamo farci una doccia, rilassarci e cambiarci prima di partire; abbiamo più di due ore e riusciamo a fare tutto con calma.

Purtroppo siamo proprio agli sgoccioli di questo viaggio, ma è stato un viaggio intenso e meraviglioso e che ci ha regalato bellissime emozioni.

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Data di inserimento: 
Venerdì, Marzo 1, 2019